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Casamassima la città blu italiana

Casamassima – La città blu italiana

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Casamassima è una bellezza tutta italiana, un piccolo borgo medievale adagiato nelle Murge Baresi a circa 20 chilometri da Bari in Puglia.

Vicoli che profumano di fiori, casette costruite in pietra, suggestive viuzze e muri colorati di blu che ricordano il Marocco e l’India.

È conosciuto come il Paese Azzurro, uno scorcio d’Italia capace di lasciare senza fiato, con le sue punte di azzurro in ogni dove, persino l’ex convento di Santa Chiara e il castello si confondono con il colore del cielo.

Camminare tra le vie lastricate è un viaggio senza tempo, tra le innumerevoli testimonianze storiche, palazzi ottocenteschi, abbazie e masserie fortificate che costituiscono il vecchio borgo.

Storia e leggende

Casamassima ricorda Chefchauen in Marocco, Jodhpur in India o Safed in Israele, paesi affascinanti con le mura dipinte, legate tra loro proprio dal colore che le caratterizza, ma non solo.

La leggenda avrebbe avuto inizio nel XVII secolo quando Michele Vaaz de Andrade, ebreo sefardita, comprò il feudo di Casamassima e ne diventò il signore. 

Quando il villaggio fu colpito dalla peste e la gente rischiava la vita, Michele Vaaz de Andrade decise di far ricoprire di blu tutti i caseggiati non solo per disinfettare, ma soprattutto in onore del voto fatto alla Madonna di Costantinopoli.

Tuttavia secondo gli studi da parte dell’architetto Pagliara, le ragioni del colore azzurro non sono solo un armonioso aspetto estetico ma sono da ricercare nella tradizione ebraica. 

Il blu di Chefchaouen è infatti legato agli ebrei spagnoli che si trasferirono in Marocco, espulsi dalla Spagna, quello di Jodhpur e Safed agli ebrei che si stabilirono nel paese e colorarono di blu le città per sentirsi più vicini al paradiso.

Cosa vedere

Attraversando la porta dell’Orologio, simbolo del paese, si accede alla piazza principale di questo luogo incantato.

Camminando tra le vie del vecchio borgo, ci si trova di fronte a piccoli e grandi capolavori artistici come la Chiesa del Purgatorio che svetta in Piazza Aldo Moro con il suo imponente campanile, la Chiesa Madre in stile romanico risalente al 1321, e il Monastero di Santa Chiara del 1573 in origine costituito come orfanotrofio per poi passare alla funzione di carcere, scuola, cine-teatro e infine abitazione.

Il complesso delle Monacelle al cui interno fu data educazione religiosa ed istruzione a ragazze orfane, chiamate appunto monacelle.

Divenuto poi conservatorio musicale femminile, ristrutturato a Caserma dei Carabinieri, scuola, albergo, sino ad ospitare oggi gli uffici comunali e la biblioteca.

L’arco delle Ombre, situato nel cuore del borgo, secondo un’antica leggenda era popolato dai fantasmi, in realtà la fantasiosa versione deriva dal fatto che quando non vi era la pubblica illuminazione, osservando l’arco da una certa distanza, le ombre delle sagome dei passanti riflesse sui muri davano l’impressione di essere dei fantasmi in movimento.

Il Palazzo Ducale, di notevoli dimensioni, la cui edificazione ha avuto inizio nel XII secolo, la Cappella di San Michele edificata nel 1658 e dedicata a San Michele Arcangelo, fu eretta sui ruderi di un’antica chiesa detta del Divino Amore o Purgatorio.

Curiosità

Il borgo di Casamassima è stato più volte utilizzato come set cinematografico. Sono stati girati “Il segno di Zorro” e la fiction “Pietro Mennea – La freccia del sud”.

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