Condividi questo articolo!
“Ancora una volta, io ho deciso di andare incontro al mio sogno e alle mie paure, ho deciso di vivere e affidare la mia anima al vento della vita.”
Ho letto e riletto questa frase molte volte, e ogni volta queste parole riescono sprigionarmi una tale forza ed energia, come il personaggio che l’ha scritta, come tutti i suoi libri che ho letto in cui ho evidenziato centinaia di pensieri.
L’ho seguito durante una delle sue presentazioni a Milano, ci siamo scritti per un’eventuale ospitata nella mia città, ma quello che non avrei immaginato era la possibilità di incontrarlo e conoscerlo meglio durante un mio viaggio in solitaria in Sri Lanka.
Mi trovavo in spiaggia a Mirissa, quando per puro caso l’ho visto camminare sulla battigia, ho urlato il suo nome senza essere troppo convinto… era proprio lui!
Ho avuto il piacere di passare un’intera giornata con Carlo, di assaporare quella genuinità e positività che fidatevi riesce a trasmetterti e infonderti.
Carlo Taglia per chi non lo conoscesse è l’autore di Vagamondo, che grazie alle altissime vendite è tra le prime posizioni dei best seller in Italia. Seguiranno poi La fabbrica del Viaggio e Vagamondo 2.
Nonostante le numerose proposte da parte delle più grandi case editrici italiane ha deciso di auto pubblicarsi rimanendo fedele alla sua natura libera. Sono quasi 50000 i libri distribuiti in 5 anni.
Quando lo incontro parliamo del suo pazzesco 2018, un anno che come dice lui ha dato e tolto tanto, come è giusto che sia, in perfetto equilibrio.
E’ stato l’anno della realizzazione di questo grande sogno che aveva, questo progetto di viaggiare in Africa in solitaria spostandosi a volte in autostop, a volte coi mezzi pubblici.
Un viaggio tosto, impegnativo il più difficile della sua lunga vita da viaggiatore. Un viaggio però straordinario per gli splendidi paesaggi le persone incontrate e le cose imparate… perché alla fine un viaggio è il miglior modo per apprendere il mondo in cui viviamo, grazie proprio alle esperienze dirette.
Proprio da questo viaggio nasce infatti “Vagamondo 3.0: Dal Capo di Buona Speranza a Capo Nord, senza staccare i piedi da terra.”

Ho una domanda che rivolgo a Carlo che mi sta a cuore. Con l’avvento delle nuove tecnologie e con lo sviluppo dei social network abbiamo sempre più a che fare con una nuova figura di viaggiatore che ama condividere il bello e il brutto delle proprie esperienze di viaggio attraverso il web. Sentiamo spesso parlare di felicità, messaggi che si cerca di trasmettere a persone che vedono in molti di voi modelli di vita.
Quindi…
Che cos’è per te la felicità?
Quali sono i giusti messaggi da trasmettere?
“In questi anni penso di aver inspirato un sacco di persone, sia nei propri viaggi, sia nello scrivere e sono molto felice a riguardo. Tutto deve avere un equilibrio, al contrario di quello che professano in molti, io non ho mai visto la felicità come un traguardo, proprio perché non lo considero uno stato permanente. Ci saranno sempre momenti bui, come è giusto che sia.
Dobbiamo imparare più che a inseguire la felicità, ad accettare la vita stessa in tutte le sue smagliature.
Accettare e convivere con i nostri momenti brutti, gioire per quelli indimenticabili, senza dimenticarsi che ogni giorno che viviamo è un dono. Invece dell’ossessione della felicità, credo sia più importante trovare armonia nell’accogliere e accettare la nostra essenza umana e l’impermanenza della vita.
E’ sbagliato illudere le persone dicendo che viaggiando saranno felici. Siamo e restiamo umani e un fondo di irrequietezza ci accompagnerà sempre in alcuni momenti della nostra esistenza. Ma non c’è nulla di male in tutto ciò, anzi quanta vitalità si trova nel dolore, quanti preziosi insegnamenti nella sofferenza che è la più grande opportunità di crescita personale.
Il viaggio è uno straordinario strumento di lavoro interiore, ma non tutti se ne rendono conto, non basta fare un viaggio per risolvere ciò che ci turba, abbiamo sempre bisogno di nuovi stimoli.“
Sono d’accordo e mi piacciono le tue parole. In molti hanno smesso di credere che esistano ancora persone che sappiano diffondere energia positiva.
E se iniziassimo tutti ad aprirci e ad ascoltare le persone, non sarebbe un mondo migliore?
Uscire dalla propria comfort zone e avere il coraggio di confrontarsi, riuscendo a dare un senso alla propria vita, a volte scontata, senza nuovi stimoli e senza sfide da affrontare. E’ questa la forza che si trova in viaggio.
Parlami dei tuoi nuovi progetti
“Durante il mio ultimo tour in Italia, quando ero in Sicilia, per la presentazione dei miei libri, mi sono reso conto che il tempo a disposizione non era mai abbastanza per riuscire a trasmettere tutto quello che volevo e avevo dentro, tutta la mia esperienza che ho assorbito.
Voglio fare di più, dopo quasi 13 anni di viaggio attraverso tutti i continenti, voglio poter dar fiato ai miei insegnamenti. Ho voglia ancora una volta di mettermi in gioco, perché i libri non potranno andare in eterno, e poi sono anche stufo di continuare a promuovere me stesso il mio lavoro scritto, ho bisogno di nuove idee, di nuova energia.
Una sera a Catania insieme a due amici, Jacopo e Won, due anime nomadi proprio come me, è uscita questa idea di unire le nostre forze, la nostra energia e trasformare la nostra esperienza in un corso di formazione per chi volesse vivere dei veri viaggi… non “vacanze”.

Daremo consigli pratici, organizzativi, anche a livello psicologico su come affrontare alcuni pericoli, come gestire la solitudine del viaggiatore e come relazionarsi con culture e religioni.
Consigli su come trovare lavoro in viaggio e gestire il lato economico, argomento che sta sempre a cuore a tutti.
Condivideremo le diverse pratiche olistiche per chi volesse provare e conoscere questo mondo, oppure per chi volesse approfondire la sua conoscenza.
Won Myeong strepitoso ballerino coreano di fama internazionale si occuperà di tutta la parte relativa al mondo della danza.
Jacopo Pennisi il quale si è inoltrato nella ricerca interiore dapprima tramite la meditazione e successivamente approfondendo la conoscenza del Sè attraverso lo Yoga, condividerà le sue conoscenze in maniera pratica con tecniche di meditazione, pranayama (controllo del respiro) ed un’introduzione all’Ashtanga Yoga.
Faremo in modo che le persone riescano ad assorbire il meglio per poi proseguire il proprio percorso di vita, o semplicemente affrontare il viaggio in un modo diverso.
Ho lavorato molto a come sviluppare questo nuovo progetto, ho speso molto del mio tempo perché penso di avere qualcosa di buono da trasmettere alle persone.
Si chiamerà ETNA THERAPY, soggiorneremo in una villa del ‘700 ai piedi dell’ETNA tra palme, alberi di avocado, piante di banane e manghi.“
E’ un fiume in piena di energia Carlo ed è un piacere sentirlo parlare.
La stessa sera dell’intervista usciamo a cena, scopro che Carlo e Vagamondo sono la stessa persona, non c’è finzione nel suo modo di essere e di vivere. La sua autenticità lo rispecchia davvero e questa è una cosa che apprezzo.
Decido di aprirmi, di parlare senza timori, senza tabù della mia vita, dalle rumorose cadute alle grandi soddisfazioni. Abbiamo tantissimo in comune, certi passi sembrano addirittura fatti insieme.
Quella sera siamo andati oltre, non eravamo più gli sconosciuti che si stringevano la mano in spiaggia la mattina, siamo diventati amici, migliori amici, persino fratelli.
Che cosa meravigliosa incontrare e conoscere persone… a me il viaggio, ha insegnato questo.
Facebook: Vagamondo / il giro del Mondo senza aerei《》around the World without flying
Instagram: Vagamondo3
