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Prendere e partire, tornare in luoghi già conosciuti ed emozionarsi come fosse la prima volta, ma sempre con occhi nuovi. Ci sono posti che restano nel cuore, che non ci si stufa mai di rivedere, capaci di infonderci serenità e capaci di sintonizzarci con la natura.
Ammiriamo quello che ci sta intorno, ad ogni passo godiamo della nostra libertà, torniamo a respirare, a perderci e a riflettere, sentendoci vivi.
Sulla strada, impronta dopo impronta, abbiamo il privilegio di scovare i nostri angoli straordinari nel mondo…
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Ormai è una consuetudine. Forse una tradizione. Sto parlando del viaggio che ogni anno faccio a cavallo tra fine agosto e inizio settembre, direzione Friuli – Austria – Slovenia, altresì dette le “Terre del Confine”.
In questo periodo, ancora soleggiato ma non più così afoso, l’ideale è dirigersi in zone montane e verdi. Il Friuli offre davvero tutto questo, e non solo.
Per il quinto anno consecutivo ho alloggiato a Tarvisio, comoda base di partenza per visitare non solo il Friuli orientale ma anche gli stati confinanti.
Il Tarvisiano offre inoltre meravigliose vedute e luoghi incredibili, come il Monte Santo di Lussari, la Foresta di Tarvisio e i bellissimi sentieri delle Giulie.
Quest’anno ho voluto però dare più spazio all’Austria e alla Slovenia: in Austria ho avuto modo di visitare la città di Villach, pittoresca e molto accogliente, con i suoi caratteristici ombrellini e l’Alpe Gerlitzen, da cui si gode di una notevole vista sui laghi sottostanti.
La Carinzia è forse una delle regioni più verdi e affascinanti del paese, dove ho potuto, ancora una volta, constatare l’ammirevole ospitalità e gentilezza degli austriaci.
Se volete visitarla vi consiglio la bicicletta come mezzo di spostamento, grazie alle efficienti piste ciclabili che conducono il ciclista fino a sopra le vette e attraverso sentieri per tutte le difficoltà.
Di Villach quello che mi ha colpito di più è senza dubbio il suo centro storico, molto pittoresco e accogliente, ricco di negozi e con molte bancarelle di artisti locali: una città giovane, piccola ma assai interessante!
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Dopo essermi recata in Austria sono passata alla Slovenia: questa volta mi sono recata in luoghi forse meno conosciuti e turistici dato che le mete più conosciute le avevo già visitate (ad esempio Lubiana, Bled, Grotte di San Canziano, Grotte di Postumia).
In una giornata soleggiata mi sono diretta a Maribor, ridente città sorta sulle rive del fiume Drava: a parte il clima molto umido, questa meta mi ha fatto innamorare ancora di più della Slovenia e delle sue bellezze.
Il centro storico è piccolo ma molto armonioso e la Drava incornicia perfettamente la location dato che dalla sponda del fiume si possono osservare edifici caratterizzati da uno stile decisamente particolare.
Una visita l’ha meritata sicuramente il Castello: al suo interno è stato istituito un museo storico sulla città e sulla Slovenia, davvero imperdibile!
Fatevi condurre dalle sapienti guide al suo interno, non ve ne pentirete! Dopo Maribor ho deciso di visitare la gola del Vintgar, la più famosa della Slovenia: 1 chilometro e 600 metri di percorso attraverso la strada che il fiume ha scavato, tra le pareti verticali dei monti Hom e Boršt.
Il percorso è adatto a tutti perché è quasi tutto in piano, nonostante ciò la vista è davvero spettacolare. Ancora una volta la Slovenia è riuscita a valorizzare un luogo naturale e a renderlo fruibile per tutti, ammirevole!
Gli ultimi giorni di questo viaggio li ho dedicati al Friuli, visitando San Daniele, il paese del mitico prosciutto, e Gemona del Friuli, risorta dopo essere stata annientata dal terremoto del 1976.
Questi due borghi, assai interessanti e molto suggestivi, raccontano la storia di questi luoghi al confine. Con un buon calice di vino e un bel tagliere di Crudo San Daniele, la bontà si è trasformata in piacere!
Questo è stato il mio viaggio tra Friuli, Austria e Slovenia, ricco di emozioni, bellezza e buon cibo. Non mi resta che consigliarvi queste zone, perché davvero meritano almeno una visita.
Eliana Intruglio
Blog: Donnavagabonda
