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Il Team 241 nasce nel 2007 per prendere parte alla quarta edizione del famoso Mongolrally, corsa per beneficenza da Londra ad Ulan Bator (Mongolia) riservata ad auto di cilindrata inferiore ai 1000 cc.
Il Mongolrally è un evento a scopo benefico, non competitivo, in cui i partecipanti raccolgono fondi per opere di carità attraverso la quota di iscrizione ed un’altra quota da destinare alle associazioni benefiche che operano in uno dei paesi attraversati. Nel 2007 i fondi raccolti vennero destinati agli orfani della capitale Ulan Bator.
Io, Daniele e Giovanni ci iscrivevamo con una Fiat Uno del 1993.
Si trattava della prima corsa: 15000 Km, buona parte dei quali su strade sterrate, attraverso il deserto del Kazakhstan, la Siberia e gli sconfinati altipiani della Mongolia, insieme ad altri 200 equipaggi provenienti da tutto il mondo. Solo 68 di questi arriveranno a destinazione, tra questi il Team 241.
Da allora il gruppo di amici si è allargato e ogni anno, sempre coniugando avventura e divertimento alla raccolta di fondi e la donazione di automezzi ad associazioni con le quali collaboriamo, abbiamo affrontato nuove sfide:
- Il giro dell’Est Europa su una vecchia Zaz 968 Ucraina, da Vilnius a Milano (2008);
- Da Pavia a Duchambe, Tajikstan, con una Hunday Accent, Test drive del futuro Silk Road Race (2009);
- da Milano a Bamako, Mali, partecipando alla prima edizione del Dogon Challenge (2010);
- Nuovamente in Tajikstan, per assistere alla chiusura e organizzare la cerimonia di premiazione del Silk Road Race (2012), in collaborazione con Cesvi;
- Da Milano a Palermo su un motorino 50 cc, durante la celebre Spaghetti Race, altra corsa a fine benefico (2013), in collaborazione con Emergency;
L’anno successivo volevamo andare oltre. La domanda era: è possibile fare il giro del mondo con una utilitaria, una di quelle auto che le casalinghe normalmente usano solo per andare a fare la spesa?
E così abbiamo comperato una Fiat Uno, ancora più vecchia di quella che avevamo usato per andare in Mongolia, carburatore e totale assenza di elettronica.

Trovato il mezzo, bisognava testarlo, e così lo abbiamo portato per Europa e vicino Oriente sulle peggiori strade: attraverso i Balcani e tutta la Turchia sino a raggiungere Armenia e Georgia fino alla mitica Georgian Military Road. Abbiamo percorso la Land’s End, in Cornovaglia, attraverso i paesi baltici per giungere a un raduno di auto d’epoca e poi scendere per Bielorussia e Ucraina.
Il veicolo era pronto. Poteva avere inizio il GIRO DEL MONDO.
Al di là di SUV, fuoristrada e mezzi super vitaminizzati, l’obiettivo era dimostrare che è possibile viaggiare anche con mezzi semplici ed economici, come hanno fatto quotidianamente per moltissimi anni milioni di persone che, ogni giorno in passato, hanno viaggiato per lavoro e per piacere su auto come queste.
Al tempo stesso il viaggio è sempre occasione per documentare luoghi poco visitati, farli conoscere attraverso immagini e diari di viaggio, in diretta, condividendoli sui social, ma anche successivamente, come già fatto per il Mongolrally, cui è seguita una pubblicazione o come per le foto scattate nella prima tappa del viaggio, che sono finite a Gennaio 2017 al Riverside Art Museum di Pechino per una mostra personale che ha attirato grande attenzione in Cina.
Il nostro giro del mondo è iniziato nel 2016, a tappe, nel periodo estivo, per conciliare il piacere con i nostri lavori.
La prima tappa ci ha portato fino a Ulan Bator in Mongolia. L’anno successivo, da qui siamo ripartiti per attraversare la Siberia Orientale fino ad arrivare al porto di Vladivostok e l’inverno seguente abbiamo effettuato il passaggio su nave al continente americano.
La scorsa estate siamo tornati in Canada per ripartire e prendere parte alla Speed Week che si tiene ogni anno a Wendoven, in Utah negli Stati Uniti, dove si trova la pista sul lago salato in cui sono stati effettuati tutti i record di velocità mondiale su auto e moto.
Ora è inverno, in Utah c’è parecchia neve e il bolide riposa dalle fatiche in una autorimessa a Salt Lake City. Aspettiamo l’estate.
La prossima tappa? Messico!!!
Facebook: Team 241
Instagram: team241italy
