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Wanderhang un viaggio dentro al mondo, muraglia cinese

Wanderhang: un viaggio dentro al mondo

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Ho conosciuto Rubens e Serena di Andata e Ritorno durante una delle presentazioni del mio libro “Wanderhang: un viaggio dentro al mondo” e non ho esitato un solo istante quando lo stesso Rubens mi ha chiesto di scrivere un pezzo per il loro splendido blog.

Sono ragazzi che hanno accolto me e Katherine con una gentilezza unica, ragazzi con un’enorme passione per i viaggi e che sono sicuro porteranno avanti il loro progetto nel migliore dei modi.

Perché mi hanno chiesto di scrivere un pezzo, direte voi? Forse è necessario un piccolo passo indietro nel tempo.

Poco più di due anni fa mi trovavo dalla vostra parte, leggendo blog di viaggi e fantasticando su mete esotiche e lontane.

Ma se da una parte la mia mente volava, dall’altra una forte sensazione di malessere si stava facendo sempre più forte.

Era come se tutto quello che stavo vivendo (il mio lavoro in ufficio, il lavoro del weekend dietro al bancone di un bar, la famiglia, gli amici… la classica routine) non mi appartenesse più.

Ho sentito una voglia irresistibile di andare a scoprire cosa c’era al di là della mia “comfort zone”.

E così ho fatto. Ho mollato tutto quello che di materiale mi circondava, gli affetti delle persone più care, e sono partito con uno zaino e il mio hang, prendendo un treno da Arezzo e dirigendomi verso Nord.

Quel giorno ha segnato l’inizio della mia grande avventura.

Ho fatto il giro del mondo. Ci ho messo due anni esatti, settecentotrenta giorni in giro per il globo e l’ho fatto senza mai mettere piede in un aereo.

Ho tagliato l’Europa fino a raggiungere la Russia dove ho viaggiato nella mitica Transiberiana, raggiungendo la Mongolia prima e la Cina poi.

Sono arrivato fino al Giappone, con un traghetto che da Shanghai mi ha portato fino ad Osaka e poi sono tornato in Cina, arrivando fino ai confini del Sudest asiatico.

Ho attraversato il Vietnam in moto e poi da lì il volontariato in Cambogia, Laos, Thailandia e Malesia fino ad arrivare a Singapore, dove mi sono imbarcato in una nave cargo che dopo nove giorni mi ha lasciato a Fremantle, toccando il terzo continente del mio giro del mondo.

Volevo trovare un modo economico per percorrere l’Australia e mi sono comprato una bicicletta con la quale ho percorso quasi cinquemila km, da lato ovest a lato est e sono arrivato a Sydney.

Simone Piccini Australia, Sydney Opera House

E’ incredibile quello che puoi fare solamente credendo un po’ in te stesso.

Da lì poi un’altra incredibile traversata, quella dell’oceano Pacifico su un altro cargo che per trentadue giorni mi ha tenuto isolato dal resto del mondo, fino alle coste del Sudamerica.

Sono sbarcato a Cartagena, in Colombia, il paese che ha segnato indelebilmente la mia vita.

Ho conosciuto Katherine, una ragazza colombiana che non ha esitato un solo istante a mollare tutto, esattamente come avevo fatto io solo un anno e mezzo prima, per seguire quella che era un’idea assurda: la ricerca della felicità.

Ho vissuto un mese dentro la terribile Comuna 13 di Medellin, uno dei quartieri più tristemente famosi al mondo.

Là dove il narcotraffico fa sentire più pesantemente la sua presenza, e là dove sono stato accolto come un figlio da una famiglia che si occupa di tenere lontani i bambini dalla strada semplicemente facendoli giocare a calcio.

Mi sono letteralmente innamorato di quel progetto, e con l’aiuto di Katherine abbiamo intenzione di tornare là a Gennaio del prossimo anno (2019) per aprire il primo ostello per viaggiatori dentro la Comuna e sistemare definitivamente il campo da calcio per fare in modo che tanti più bambini abbiano la possibilità di vivere una vita migliore.

Poi da lì il mio viaggio è proseguito attraverso il Sudamerica arrivando fino in Argentina e Paraguay, per poi terminare con un altro volontariato in Brasile fino alla partenza della nave che mi ha fatto attraversare l’ultimo oceano che mi separava dall’Africa, il quinto continente di questo incredibile viaggio dentro al mondo.

Ho rimesso piede in Europa toccando prima la Spagna e poi, finalmente, quel bellissimo paese che risponde al nome di Italia.

Durante i quasi due mesi trascorsi in mare ho scritto molto, appunti e pensieri che al mio rientro nel bel paese sono diventati un libro, WANDERHANG – un viaggio dentro al mondo, che racchiude sensazioni, esperienze, momenti da dimenticare o altri che rimarranno per sempre stampati a fuoco nella mia mente, incontri con persone che sono diventate parte di me o altre che mi hanno fatto vivere esperienze che mai scorderò.

Katherine mi ha raggiunto poco dopo il mio ritorno, abbiamo girato l’Italia insieme promuovendo il libro ma soprattutto incontrando tante altre persone con la nostra stessa passione e con quel sogno di girare il mondo, e spero con tutto il cuore di aver regalato quella piccola spinta di cui molte di loro avevano bisogno per inseguire la loro felicità.

Se per caso qualcuno fosse interessato all’acquisto, potrebbe essere un bel regalo di Natale sia per chi lo riceve, sia perché il ricavato delle vendite ci darà una grossa mano per portare avanti il progetto dentro la Comuna 13 di Medellin. Non si ordina online, ma basta un semplice messaggio privato e provvederò personalmente a spedirlo in tutta Italia.

Siamo ripartiti a fine agosto, per seguire alcuni progetti di volontariato tra India e Cambogia, ma adesso siamo pronti e non vediamo l’ora di tornare in Colombia per dare vita a quel sogno che ormai da troppo tempo continuiamo ad immaginare nelle nostre menti e nei nostri cuori.

Se me lo avessero detto due anni fa, avrei fatto una grossa risata.

Ma la vita è un viaggio, e siamo noi a decidere la direzione.

Ho scelto di non seguire ciò che ci viene imposto, ma ho semplicemente deciso cosa era meglio per me e soprattutto cosa mi dava quella serenità necessaria per vivere la vita che ci è stata regalata come più merita.

Ci vuole solo un pizzico di coraggio. O forse l’esatto contrario, la paura di vivere una vita che non è quella che sognavi da bambino.

E allora basta solo un piccolo sforzo mentale e vedrete che quello che vi può sembrare un salto nel buio si rivelerà essere la scelta migliore che abbiate mai potuto prendere in vita vostra.

Perché se celebrerete la vita ogni giorno, esattamente come si merita, vedrete che la vita stessa troverà il modo di ricambiare rendendola il viaggio più bello che abbiate mai sognato.

FacebookWanderhang – viaggio dentro al mondo

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Ciao! Siamo Rubens e Serena di Andata e Ritorno.

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Inviala a: andataeritornoblog@gmail.com

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